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L’immunosoppressione
Il trapianto è caratterizzato da un evento “centrale” che è il rigetto dell’organo trapiantato. Ciò è dovuto al sistema immunitario che riconosce l’organo trapiantato come estraneo e quindi cerca di distruggerlo.
La terapia immunosoppressiva previene il rigetto controllando e riducendo l’attività del sistema immunitario, ma proprio per questo espone i pazienti a un maggior rischio di contrarre infezioni.
La terapia immunosoppressiva viene iniziata durante l’intervento chirurgico e dovrà essere continuata per tutta la vita.
Fortunatamente però più ci si allontana dalla data del trapianto e più si riduce il rischio del rigetto seppur sempre possibile. Per tale motivo i farmaci immunosoppressivi vengono ridotti in dosaggio progressivamente.
Generalmente si inizia con l’associazione di 2 o 3 farmaci che inseguito potrebbero passare ad un solo farmaco 6 mesi dopo il trapianto.
È necessario:
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prendere i farmaci ad orari prestabiliti (tra 15 minuti prima e 15 minuti dopo l’orario stabilito)
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contattare il Centro Trapianto in caso di mancata assunzione o in caso di vomito
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assicurarsi di avere sempre un’adeguata dose di farmaci
CICLOSPORINA. SANDIMMUN NEORAL® (anticalcineurina)
Tale farmaco agisce direttamente contro le cellule responsabili del rigetto, ma senza danneggiare tutte le altre cellule del sistema immunitario.
Il dosaggio è personalizzato. Per stabilirlo i medici valutano:
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il peso corporeo
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l’eventuale presenza di altri farmaci immunosoppressivi associati
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i livelli del farmaco nel sangue. È per questo che occorre eseguire esami del sangue ed assumere il Sandimmun Neoral ad orari prestabiliti
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la causa che ha determinato il trapianto.
La dose è espressa in milligrammi e va assunta ogni 12 ore. Le compresse sono disponibili nei seguenti dosaggi: 25 mg, 50 mg e 100 mg.
Effetti collaterali della ciclosporina sono:
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aumentato rischio di infezioni
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danni renali
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aumento della pressione arteriosa
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diarrea, nausea e vomito
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tremori/psicosi/crisi convulsive
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irsutismo (aumento generalizzato dei peli)
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iperplasia gengivale (ispessimento delle gengive con rischio di sanguinamento) .
Esiste anche il SANDIMMUN NEORAL®sciroppo il cui dosaggio va calcolato nel seguente modo:
100 mg equivalgono a 1 mI.
Se un paziente dovrà assumere 250 mg avrà bisogno di 2,5 ml di sciroppo, ovvero:
Dose in ml= dosaggio prescritto in mg/100 – Esempio 70 mg = 0,7 ml
Ogni bottiglia contiene 50 cc ovvero 5000 mg di farmaco.
Occorre tenerlo a temperatura ambiente, lontano dalla luce, tenendo la pipetta sempre pulita, utilizzando sempre bicchieri di vetro al fine di evitare accumuli e dosaggi eccessivi del farmaco.
Tale farmaco non si scioglie nell’acqua, deve pertanto essere assunto con diluenti come il latte, latte al cioccolato, succhi di frutta tranne il succo di pompelmo.
TACROLIMUS O FK506. PROGRAF® (anticalcineurina)
Agisce in modo analogo alla ciclosporina ed anche i suoi dosaggi sono calcolati paziente per paziente valutando gli stessi parametri riportati riguardo alla ciclosporina.
Il farmaco andrebbe assunto 1 ora prima dei pasti o 2-3 ore dopo. Il giorno del prelievo non va assunto il farmaco!
Gli effetti collaterali del PROGRAF® sono simili a quelli della ciclosporina:
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aumentato rischio di infezioni soprattutto dopo i primi mesi dal trapianto,quando si hanno livelli più alti
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danni renali,
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peggioramento o insorgenza di diabete con eventuale necessità di terapia con insulina,
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aumento della pressione arteriosa,
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tremori/psicosi/crisi convulsive,
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irsutismo (aumento generalizzato dei peli),
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iperplasia gengivale (ispessimento delle gengive con rischio di sanguinamento),
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diarrea, nausea e vomito.
Elevati livelli espongono agli effetti collaterali, mentre bassi livelli al rischio di rigetto.
ANTICORPI MONOCLONALI ANTI IL-2
Sono farmaci che possono essere aggiunti alla ciclosporina o al tacrolimus, agendo con un meccanismo d’azione complementare.
Vengono somministrati entro la prima settimana, generalmente in due somministrazioni, di cui una già durante il trapianto. La loro azione dura circa un mese ed è sufficiente a coprire il periodo più critico. Tali farmaci sono fabbricati mediante l’ingegneria genetica e danno quindi un bassissimo rischio di reazione anafilattica.
AZATIOPRINA. IMURAN®, AZATIOPRINA® (antimetabolita purinico)
Viene utilizzato in particolari condizioni cliniche, in associazione ad altri farmaci, ad esempio ciclosporina e cortisonici.
La formulazione è in compresse da 50 mg.
Può inibire in modo importante la produzione delle cellule del sangue. In questo caso si rende necessaria la sospensione del trattamento.
Altri effetti collaterali possono essere nausea, vomito, modesta perdita di capelli.
MICOFENOLATO MOFETIL. CELL CEPT® (antimetabolita purinico)
Utilizzato anch’esso in associazione con altri farmaci, esiste in due formulazioni da 250 e 500 mg.
Gli effetti collaterali più diffusi sono:
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diarrea,
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nausea e vomito,
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inibizione della produzione di cellule del sangue.
In caso di diarrea importante può essere sostituito da un altro farmaco simile, il micofenolato sodico (MYFORTIC®) disponibile in compresse da 180 mg.
SIROLIMUS. RAPAMUNE®, RAPAMICINA® (M.T.O.R. Mammalian Target Of Rapamycin)
Questo farmaco di nuova generazione può essere somministrato da solo o in associazione con altri farmaci. Esiste in sciroppo o compresse da 1 mg.
I principali effetti collaterali sono rappresentati da:
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ulcere del cavo orale,
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aumento di colesterolo e trigliceridi,
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tachicardia,
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dolore addominale e diarrea,
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acne,
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dolori articolari,
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infezioni delle vie urinarie.
EVEROLIMUS. CERTICAN® (M.T.O.R.)
È un altro farmaco di nuova generazione, caratterizzato anche da una promettente attività antitumorale e da una minore tossicità renale.
Gli effetti collaterali più frequenti sono:
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inibizione della produzione delle cellule del sangue,
-
aumento di colesterolo e trigliceridi
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problemi della coagulazione,
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ipertensione,
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trombosi venosa,
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dolore addominale,
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diarrea,
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nausea e vomito,
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acne,
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infezioni urinarie,
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disturbi della cicatrizzazione ferite.
Effetti collaterali più rari sono:
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ipogonadismo maschile,
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eruzione cutanea,
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infezioni renali.
CORTICOSTEROIDI
Metilprednisolone (endovena): nome commerciale “Solurnedrol”;
Prednisone (per bocca): nome commerciale “Deltacortene”.
Viene utilizzato ad alte dosi endovenose in caso di rigetto acuto, mentre per la prevenzione del rigetto si utilizzano basse dosi per bocca con dosaggi a scalare al fine di ridurre gli effetti collaterali.
I più comuni effetti collaterali sono:
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infezioni,
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alterazioni della glicemia con eventuale necessità di trattamento con insulina,
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irsutismo,
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osteoporosi,
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cambiamenti del tono dell’umore dall’agitazione alla depressione